Apprendimento del bambino: come stimolarlo?

A cura della psicologa Dott. Antonella Sagone

time

Tempo di lettura 3 min

freccia indietro Indietro
blob
bimbo-dorme
bimbo

Intorno al bambino oggigiorno ruota tutto un mondo di oggetti, strumenti, arredi. Ci si chiede quali colori debba avere la sua stanza, quali giostrine da culla lo possano meglio stimolare l'apprendimento del bambino, quali ambienti possono essere più adatti a un piccolo che inizia a stare seduto, usare le mani o gattonare. Lo si colloca in un box dove è al sicuro dagli incidenti e tutto è pensato e plasmato su misura per lui.

Tuttavia, colori pastello o colori vivaci, tanti oggetti o pochi oggetti, tutto questo ha un'importanza relativa. Ogni bambino è differente. Al di là delle varie teorie, osserviamolo, per valutare cosa lo disturba e cosa invece gli piace o gli è indifferente. Se l'ambiente intorno al bambino è ricco di stimoli la cosa è positiva; tuttavia anche gli ambienti ricchi di stimoli sono poca cosa se non sono accompagnati dalla presenza viva dell'adulto. Il bambino ha bisogno di fare esperienza del mondo insieme a una persona cara che lo esplora insieme a lui e lo introduce alla realtà; quindi non sono gli oggetti o il loro aspetto ad essere importante, quanto lo stare con la mamma o il papà, essere portati in braccio, scoprire il mondo nell'abbraccio dei genitori, osservare la mamma e papà fare le cose e parlare commentando il mondo intorno a lui.

L’apprendimento del bambino non avviene nel gioco solitario, ma osservando quello che gli adulti fanno, e facendo, imitando, in presenza degli adulti, eventualmente con piccoli interventi da parte loro. Soprattutto, è importante per il bambino guardare ciò che la mamma guarda, toccare ciò che la mamma tocca, fare ciò che la mamma fa. In questo modo il bambino impara tutte le sue abilità, e questo è lo slancio fortissimo che ha per entrare nel mondo.

Se l’adulto ha da fare in cucina, la cosa migliore che può offrire a suo figlio è condividere con lui queste attività, permettendogli di tenergli compagnia e di esplorare l’ambiente – ovviamente con attenzione agli elementi di sicurezza, mettendo fuori portata fuoco e alimenti bollenti, spostando in alto gli oggetti taglienti e gli elettrodomestici pericolosi, utilizzando stoviglie infrangibili. Si può lasciare a portata delle sue manine qualche cassetto, o un cesto posto in terra, con dentro oggetti da cucina di legno, di plastica, di stoffa, e lasciare che li esplori; e quando è più grandicello, gli si può assegnare qualche compito semplice, da svolgere sotto la supervisione di un adulto, come sbucciare i piselli, impastare il pane o i biscotti, mescolare degli ingredienti, sciacquare i piatti o i bicchieri. Il bambino sarà felice e orgoglioso di aiutare, e lavorerà tranquillo accanto a genitore ma senza assillarlo. Proprio in questo modo, osservando, imitando ma anche sperimentando in modo creativo con gli oggetti quotidiani, costruirà la sua base emotiva sicura e la sua competenza cognitiva e comportamentale.

Fare qualcosa con il bambino è molto più istruttivo e gratificante che fare qualcosa per il bambino. Egli non apprende in un mondo creato su misura per lui, ma proprio quando è immerso nel mondo dei grandi. Non sono gli oggetti “educativi” a fare la differenza, ma la presenza viva della mamma o del papà vicino a lui. Attraverso l'esempio, l'osservazione degli adulti, le relazioni affettive, il contatto continuo, il bambino sarà nelle condizioni ottimali per imparare.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.