Cosa fare se il bambino balbetta?

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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La balbuzie è un fenomeno molto frequente nei bambini fra due e tre anni

Si presenta per diversi motivi, ma spesso si risolve senza problemi. Importante è avere un atteggiamento positivo

Si manifesta all’improvviso: il bambino cerca di pronunciare alcune parole, ma non ci riesce, si impappina, si emoziona e poi si blocca. E balbetta. A volte si vergogna, a volte si arrende davanti a quella che gli sembra una sua incapacità.

E lì scatta il consiglio: se balbetta portatelo dal logopedista; sarà un problema quando andrà a scuola; lo prenderanno in giro…

Eppure la balbuzie è un fenomeno molto frequente nei bambini di questa età, a volte viene a cicli (per un po’ balbetta, ma poi smette), non è mai legato a problemi psicologici (al contrario di quello che molti pensano), ma se mai ad una certa immaturità dei meccanismi di formazione della parola.

Spesso i bambini che balbettano hanno avuto genitori che, a loro volta, avevano balbettato.

Per non parlare del fatto che la balbuzie, a volte, è persino buffa e divertente.

Il consiglio è: non drammatizzare, non precipitarsi dal logopedista o, peggio, dal neuropsichiatra. Ma soprattutto non assillare il bambino, non accusarlo di non essere capace e non ridicolizzare questo comportamento.

Conviene avere invece un atteggiamento positivo di incoraggiamento e di aiuto; ma si può anche far fina di niente.

Novantanove volte su cento la balbuzie sparirà.

E quella volta che non sparisce, potrà, se mai, essere oggetto di un’attenzione speciale.

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