E' geloso dei suoi giochi:come guidarlo verso la generosità
A cura della psicologa Dott. Antonella Sagone
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VAI AI PREFERITIImparare a far giocare i bambini insieme è un processo complesso, e quando a giocare insieme sono i fratelli, le tensioni sono più frequenti e più intense. Si vorrebbe vederli sempre d’amore e d’accordo, avere una formula magica per farli giocare insieme con lo stesso gioco, ma è quasi impossibile…ma questo non è nella natura delle cose! La relazione tra fratelli è proprio il terreno di allenamento sul quale ciascuno di loro apprende come rapportarsi ai suoi coetanei, socializzare, trovare accordi, discutere, contrattare e progettare insieme.
Le cose divengono più difficili, in particolare, quando il gioco non è di fantasia ma mediato da oggetti. Purtroppo questa è la situazione più frequente nella nostra società, che spesso eccede nell’uso di oggetti ed enfatizza l’idea di possesso; ed ecco così che i giocattoli divengono continua fonte di conflitti.
Alcuni genitori, vedendo il proprio bambino diventare geloso e possessivo riguardo ai suoi giochi, e vedendo con quanta durezza nega il giocattolo al proprio fratellino o a un altro bambino, ci rimangono male e si preoccupano dell’aspetto “morale” di questo comportamento: temono che il proprio figlio cresca come un piccolo egoista incapace di condivisione, generosità e altruismo.
La nostra cultura pone un’enfasi esagerata sul concetto di abitudine e insinua nei genitori la convinzione che ogni comportamento e ogni aspetto della personalità debba essere “insegnato”, se non indotto nel bambino, con qualche espediente o attraverso prediche, premi o punizioni. Nessuno di questi sistemi, in effetti, ha una qualche efficacia, in quanto certe qualità del carattere, come la generosità o l’empatia, non si imparano con l’esercizio e tantomeno con l’imposizione, bensì si sviluppano spontaneamente via via che il bambino cresce, se prima ha avuto modo di ricevere lo stesso trattamento e di osservare tali qualità negli adulti a cui vuole bene.
Dunque non si può pretendere dai bambini qualcosa che non hanno ancora la maturità di fare.
Si possono trovare copie uguali dello stesso gioco, ma i bambini riescono a litigare anche su quello… non c’è una formula magica, solo diplomazia, aiuto a mediare e trovare insieme una soluzione; ma comunque va riconosciuto ai bambini il diritto di desiderare i giochi per sé. Crescendo, impareranno la generosità e l’altruismo, ma per il momento hanno bisogno di comprensione. Può darsi che a volte l’adulto debba intervenire e decidere “d’ufficio” a chi assegnare il giocattolo; ma non c’è ragione di rimproverare il bambino anche per il suo desiderio di possesso: non c’è nulla di sbagliato nel sentimento che li porta ad essere gelosi dei propri giochi, e quando sono così piccoli, ciascuno vuole i giochi tutti per sé.
Essere noi adulti, per primi, empatici nei confronti del bambino “geloso del suo giocattolo” a volte è tutto quello di cui il piccolo ha bisogno per sentirsi più sicuro e poter trovare in sé altrettanta comprensione per l’altro, ed accettare, con l’aiuto dell’adulto, di accordarsi per fare un po’ per uno.