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- Come si sviluppa la socialità da 0 a 12 mesi
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Quante emozioni!
L'uomo è un animale sociale. Nel corso del primo anno di vita, il bambino acquisisce competenze che gli consentono di mettersi in relazione con le persone che si prendono cura di lui, di sviluppare un comportamento sociale, di esprimere le proprie emozioni e comprendere quelle degli altri. È sostenuto in questo percorso dal suo desiderio innato di interagire con il mondo e dal sostegno affettivo che riceve dai suoi genitori. Per diventare un individuo“ sociale”, ha bisogno della fiducia e dell 'amore della sua mamma e del suo papà. Questo percorso di crescita avviene per tappe. Ma attenzione: i tempi e i modi dello sviluppo sociale sono soggettivi e molto variabili. Alcuni bambini sono più precoci, altri meno; alcuni più estroversi ed empatici, altri più timidi e riflessivi. Se hai qualsiasi dubbio o preoccupazione sulle capacità di relazione del tuo bambino, parlane con il tuo pediatra.
Nascita
Il neonato è totalmente dipendente dall'adulto che se ne prende cura. Le sue capacità di comunicare e interagire sono poche, ma efficaci: piange per esprimere un bisogno(fame, sonno, dolore) e si calma quando viene soddisfatto. Inizia nei primi giorni di vita una fase importantissima di interazione e ricerca reciproca tra mamma e bambino definita bonding(dall 'inglese legame). Il contatto pelle a pelle e le interazioni sensoriali stimolano lo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino e generano benessere emotivo nella mamma.
1 mese
Nel corso del primo mese di vita il bambino si abitua pian piano a vivere fuori dal pancione. Inizia ad essere più presente e reattivo, utilizzando i 5 sensi per conoscere e sintonizzarsi con l'ambiente che lo circonda. Sorride intenzionalmente quando guarda il viso della mamma e del papà e sente il suono della loro voce. Piange per chiedere che vengano soddisfatte le sue necessità e si calma quando viene preso in braccio o sente la voce della mamma. Vive in uno stato di simbiosi con la mamma, di cui si sente parte(come quando era nel pancione).
3 mesi
A tre mesi il bambino è molto interessato al mondo nel quale vive. Interagisce con le persone utilizzando la voce, la mimica facciale e il linguaggio del corpo(ad esempio si agita quando è contento di vedere la mamma e il papà). Impara ad esprimere gli stati d'animo (piacere, contentezza, infelicità, paura, eccitamento) e percepisce quelli delle persone che si prendono cura di lui. Sorride alla maggior parte delle persone e ama essere coccolato.
6 mesi
A questa età il bambino è in grado di interagire in molto molto articolato. Sa ridere sonoramente quando è divertito. Sa esprimere compiutamente, con la mimica facciale e l 'intonazione della voce, il suo gradimento(o sgradimento) per qualcosa. Chiama a modo suo le persone familiari, attirando la loro attenzione per essere preso in braccio o per giocare. Inizia ad essere più diffidente nei confronti degli estranei e mostra nettamente preferenza e attaccamento alle persone che si occupano di lui(mamma e papà in particolare). Inizia pian piano a comprendere l 'organizzazione delle sue giornate e riconoscere(e prevedere) le situazioni sperimentate abitualmente nella sua routine: la pappa, il bagnetto, le coccole prima di andare a nanna.
9 mesi
A 9 mesi la personalità del bambino è molto definita: i tratti distintivi del suo carattere sono ben evidenti. Ci sono bambini timidi e riflessivi, altri estroversi ed impulsivi; bambini socievoli ed altri più riservati; bambini sempre allegri ed altri dall 'umore più variabile. Tutti mostrano un forte attaccamento alle persone di riferimento e hanno invece paura delle persone sconosciute. Il bambino inizia ad avere consapevolezza di essere un individuo separato dalla mamma. Alle nuove conquiste, sia emotive sia neuromotorie(sta imparando ad esplorare“ da solo” l 'ambiente), si accompagnano momenti di smarrimento per la paura di essere abbandonato(che si manifestano soprattutto la notte, con frequenti risvegli).
12 mesi
Quando è pronto per spegnere la prima candelina, il bambino ha raggiunto un buon grado di autonomia, sia fisica sia relazionale. Gli piace stare in compagnia degli adulti, con cui ama condividere il gioco ma anche le azioni quotidiane(“aiutare” a cucinare, a mettere in ordine, ad apparecchiare la tavola). Sa comunicare bisogni e stati d 'animo in modo efficace. Inizia ad usare gli oggetti con una finalità ed imita molti dei gesti che vede fare agli adulti: porta il telefono all 'orecchio, “legge” il libro, culla il suo orsacchiotto e così via. Ha una buona consapevolezza della sua routine quotidiana e del tempo. Sa ad esempio che la mamma e il papà escono la mattina per andare a lavorare ma tornano(non lo stanno abbandonando). Il bambino osserva molto i genitori, che sono il suo primo riferimento affettivo, e impara dal loro esempio.