Come fare se il bambino di due anni fa i capricci?
A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia
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VAI AI PREFERITIDai due anni il bambino inizia i primi capricci spesso difficili da decifrare
I capricci dei bambini sono segnali da interpretare, ma soprattutto saper trasmettere al bambino sicurezza e fermezza
"I terribili due": è così che vengono chiamati i due anni. Terribili perché a questa età i bambini cominciano a manifestare apertamente la loro volontà ed a fare capricci.
Come al solito chi più, chi meno, ma tutti, maschietti e femminucce, daranno ai loro genitori un po' di filo da torcere.
Cerchiamo di capire meglio: il capriccio è per un genitore un momento difficile perché in quel momento si avverte l'angoscia e la rabbia che cresce assieme all'angoscia e alla rabbia del bambino; si sente la provocazione, la sfida e il senso di impotenza. Facile allora perdere le staffe e assumere comportamenti eccessivi.
In realtà i capricci… si fanno sempre in due: genitore e bambino: non esiste infatti un bambino che faccia i capricci da solo.
Non solo: nei capricci ci sono sempre due aspetti, uno "apparente" e l'altro più "reale". Quello apparente è la richiesta impossibile o esagerata: può trattarsi di qualunque cosa, spesso assolutamente senza importanza, ma che sembra che in quel momento per il bambino sia irrinunciabile, quasi una questione… "di vita o di morte". In realtà questa richiesta "apparente" nasconde sempre una domanda non detta, ma più concreta, che non sempre si riesce a scoprire: bisogno di un segno concreto di amore; bisogno di sapere quanto potere il bambino ha acquisito nei confronti del genitore; insoddisfazione per come il genitore esercita il suo potere sul bambino; bisogno di sapere se la persona a cui il bambino è affidato è sufficientemente forte.
Tutte cose semplici da dirsi, ma più difficili da capirsi, soprattutto nel momento del conflitto.
Su quest'ultima sfida conviene spesso puntare l'attenzione: poche cose sono così angoscianti per un bambino come il constatare che l'adulto cui è affidato è una specie di fragile marionetta in suo potere: ecco perché nei capricci, il più delle volte, un NO fermo e sereno sblocca le situazioni più difficili.