Come sfruttano vista e tatto i bambini?

A cura del fisiatra Paoloni

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Tempo di lettura 3 min

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I più piccoli sfruttano tutti i cinque sensi, tutte le loro facoltà per conoscere il mondo: quando il bambino inizia a gattonare e poi a camminare, le esperienze legate alla vista, al tatto, all’udito, all’olfatto e al gusto si possono allargare dalla cameretta a tutta la casa. Ad ognuno dei cinque sensi possiamo trovare il giusto spazio in casa, affinché venga creato una continua relazione di associazioni fra nomi, colori, odori e forme.



Lo spazio della vista, come è ovvio, interessa tutto ciò che ci circonda. Il bambino utilizza il senso della vista, guarda e desidera, vede cose che lo attraggono e conseguentemente decide di avvicinarsi per toccarle e conoscerle meglio. Probabilmente la vista è il primo step del processo conoscitivo: disporre tanti oggetti colorati di uso comune o giochi in ambiti protetti nelle “stanze dei grandi” vuol dire creare spazi sicuri che attirano il bambino a giocare facendogli compiere scelte, movimenti, spostamenti. Appoggiando tanti oggetti di forme diverse su un piano basso a portata del bambino stimoleremo la sua curiosità e il suo desiderio di conoscere ed interagire con tali oggetti.



Anche il colore è un elemento fortemente connotativo dello spazio. Possiamo provare a giocare con i colori, oltre che con gli arredi (anche se non possiamo cambiare il colore dell’armadio e del lettino tutti i mesi!) e con l’effetto delle lampadine. Mettere una luce sui toni del blu o del verde accanto al letto può aiutare a conciliare il sonno, mentre virare l’illuminazione dell’area gioco sul giallo o sul rosso “accenderà” la vivacità nel momento ludico. E servirà a far associare lo spazio del sonno e quello del gioco ad un colore.





Lo spazio del senso del tatto investe la sfera della manualità: e anche questo senso è stimolato da quasi tutto ciò che ci circonda.



Possiamo trovare angoli adatti all’attività tattile del bambino in ogni stanza della casa: in cucina possiamo mettere delle fantasiose calamite sul frigo, a cui attaccare foto, immagini, o appendere i giochini più piccoli che il bambino imparerà presto ad attaccare e staccare da solo.



Nel soggiorno possiamo creare l’angolo dell’”attacca-stacca”, una bacheca sul muro (ad altezza bimbo), o un tappeto a terra in cui il bambino si può divertire a disegnare, attaccare e tagliare carta e stoffa, a manipolare paste modellanti, a creare un piccolo paesaggio tattile!



In bagno possiamo ricavare l’angolo-bagnetto semplicemente con una bacinella (rigorosamente colorata) e dei pupazzi galleggianti: l’acqua può diventare l’esperienza tattile più divertente, magari accompagnata da giochi specifici. Per i più piccini in commercio esistono fasciatoi che diventano piccoli bagnetti con vasche anatomiche che sono anche pratiche cassettiere: a seconda delle misure si possono adattare al bagno o alla cameretta.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.