Cosa fare se il bambino ha il piede piatto?

A cura del fisiatra Paoloni

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Tempo di lettura 3 min

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Il piede piatto è sicuramente una delle affezioni più frequenti nel bambino e, dato che i primi ad accorgersene sono in genere i genitori, è anche una di quelle che causa il maggior numero di preoccupazioni!

In realtà, esistono diversi tipi di piede piatto, ad espressione clinica, evoluzione e prognosi molto differenti. Per tale motivo, la presenza di un eventuale piattismo va valutata attentamente da parte dello specialista al fine di determinarne le caratteristiche.

La presenza di un piattismo di piede viene valutata nel bambino sano intorno ad i tre anni di vita. Fino ad allora, infatti, la presenza di abbondanti cuscinetti adiposi sotto l'arco plantare e la lassità delle strutture legamentose rende conto di una sorta di piattismo fisiologico.

Il piede piatto viene a grandi linee distinto fra forme flessibili e forme rigide. Le forme flessibili sono le più frequenti e sono quelle nelle quali il piede è piatto, cioè l'arco plantare è ridotto in modo abnorme, solo durante il carico, mentre appare normale fuori carico. Generalmente il piede piatto flessibile non è sintomatico, non da dolore. In questi casi, dunque, l'osservazione è la migliore strategia terapeutica: valutazioni ripetute nel tempo serviranno a stabilire la necessità di eventuali terapie specifiche. Se, al contrario, il piede piatto flessibile è doloroso, sarà necessario approntare una terapia, inizialmente basata sull'uso di anti-dolorifici, plantari e modifiche di alcune abitudini (uso di scarpe inadeguate, soprattutto durante le attività sportive) per cercare di controllre i sintomi in maniera efficace.

Il piede piatto rigido, al contrario, è una condizione più rara e che necessita sempre di un'attenta valutazione specialistica al fine di programmare la terapia adeguata.

Alcun abitudini di vita possono essere sicuramente consigliate per migliorare la funzionalità del piede già a questa età: camminiare a piedi scalzi su superici irregolari (erba, sabbia, tappeti, moquette) stimola e rinforza la muscolatura del piede destinata a formare l'arco plantare; costistuisce, inoltre, un importante stimolo per la propriocezione del piede, cioè per la capacità che possediamo di conoscere la posizione delle parti del nostro corpo senza bisogno di osservarle. Alcuni piccoli esercizi che possono essere proposti sotto forma di gioco, come ad esempio tentare di afferrare oggetti cilindrici con le dita dei piedi, sono anch'essi utili per allenare i muscoli della pianta del piede. Naturalmente, qualora l'aspetto del piede del vostro bimbo non dovesse convincervi, rivolgetevi al vostro pediatra, il quale saprà eventualmente indicarvi la necessità di una visita specialistica fisiatrica o ortopedica.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.