Displasia dell'anca

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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La displasia dell'anca è molto rara ma curabile

La displasia congenita è rara, ma facilmente curabile se diagnosticata in tempo

C’è una malattia congenita che di chiama “displasia congenita dell’anca”, è fortunatamente molto rara, colpisce prevalentemente le bambine, soprattutto quelle nate da parto podalico e/o che hanno avuto un caso analogo in famiglia.

Se non riconosciuta in tempo, può portare anche a camminare “zoppi”; se invece riconosciuta e curata nei primi mesi di vita guarisce perfettamente.

Per questo i pediatri, in tutte le visite di controllo dei primi mesi, osservano con cura le anche e aprono le coscette dei neonati, facendo una manovra  che tutti i genitori conoscono.

Con quella manovra ci si accorge se la displasia dell’anca c’è: in questo caso il bambino viene inviato all’ortopedico che lo curerà.

Oggi, agli occhi e alle mani del pediatra si aggiunge l’ecografia che, fatta al momento giusto (2 mesi e mezzo circa), ci consente di andare a guardare dentro le articolazioni e vedere se si sono formate come si deve.

L’ecografista fornisce una risposta che in genere è formulata con una lettera e un numero.

 

Si parte da 1A, per andare poi ad 1B, 2A, 2B, 2C, 2D, 3A, 3B ecc. ecc. Si chiama punteggio di Graf, dal nome dell’ortopedico che ha inventato questo metodo di valutazione. 1A è il voto massimo (30 e lode), ma anche chi ha un punteggio 1B ha una conformazione buona delle articolazioni. Le anche con punteggio 2 possono dare dei problemi e quelle con punteggio 3 sono sicuramente da trattare. La cura consiste nell’applicazione di un “divaricatore”, uno strumento che tiene le coscette larghe e favorisce la maturazione delle articolazioni.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.