Vaccinazioni: ecco le risposte a tutti i dubbi delle mamme

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Tempo di lettura 4 min

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Perché le vaccinazioni si fanno soprattutto ai bambini o neonati molto piccoli?



Le vaccinazioni si possono paragonare alle polizze di assicurazione. Quando stipuliamo una polizza di assicurazione vogliamo proteggerci contro un rischio: la protezione inizia nel momento in cui firmiamo la polizza e paghiamo il premio all’assicuratore. Prima ci assicuriamo e prima saremo protetti: se abbiamo deciso di assicurarci, conviene farlo prima possibile, perché così saremo subito protetti dai rischi.

Lo stesso ragionamento vale per le vaccinazioni: più presto si fanno ai bambini, meno rischi di contrarre la malattia si corrono.

I neonati sono molto controllati, frequentano spesso i pediatri e perciò è facile intercettarli tutti e vaccinarli anche più volte in un breve arco di tempo. Se ci lasciassimo sfuggire queste occasioni, sarebbe più difficile incontrali tutti e vaccinarli.



Perché si fanno molte vaccinazioni nello stesso giorno?



Fortunatamente disponiamo di molti vaccini contro molte malattie. Se dovessimo somministrarli uno alla volta i bambini dovrebbero entrare e uscire in continuazione dagli ambulatori dei pediatri e dai centri vaccinali. Questo andirivieni sarebbe difficilmente gestibile dai sistemi sanitari e dalle famiglie e molte dosi di vaccino verrebbero saltate o rimandata all’infinito.

Poiché il nostro sistema immunitario è in grado di reagire a molti antigeni contemporaneamente (centinaia addirittura!), non si fa alcun danno mettendo insieme molte vaccinazioni in una stessa giornata. Alcune vaccinazioni sono “combinate” in una stessa fiala, altre, che non possono essere mischiate fra di loro, sono somministrate in fiale diverse e iniettate in punti diversi.

L’ideale sarebbe una megapuntura che contiene tutti i vaccini necessari, così da ridurre al minimo le iniezioni. Non esiste ancora, ma già ci sono fiale che contengono fino a 6 vaccini differenti (il vaccino esavalente) e chissà che un domani non arrivi anche la megapuntura: sarebbe un gran vantaggio per tutti.



È pericoloso fare tanti vaccini insieme ai bambini e poi ripeterli a breve scadenza?No, combinare i vaccini insieme e farli tutti in una volta non comporta nessun rischio aggiuntivo rispetto a farli uno per volta: Anche gli effetti collaterali non aumentano: ci possono essere, ma sarebbero gli stessi se i vaccini fossero fatti separatamente.



Effetti collaterali delle vaccinazioni, esistono?



Tutte le vaccinazioni, come pure i farmaci e ogni altro intervento sanitario, possono avere degli effetti collaterali, diversi da vaccino a vaccino, ma sempre di poca importanza.

Si tratta di febbre, dolore e/o gonfiore nel punto in cui è stata fatta l’iniezione, sonnolenza, irritabilità, inappetenza, talvolta macchioline sulla pelle: sono tutti segnali che l’organismo sta reagendo al vaccino e sta producendo anticorpi, che è esattamente quello che volevamo.



Esistono conseguenze o effetti collaterali gravi delle vaccinazioni?



Sì, esistono, ma sono così rare da considerarle marginali e soprattutto si risolvono sempre. In Italia, come in tutti i Paesi sviluppati, esiste una rete di sorveglianza che registra tutto quello che accade dopo una vaccinazione e produce dei rapporti che tutti possono consultare.

Nell’ultimo di questi rapporti, relativo agli anni 2014 e 2015, su molti milioni di dosi di vaccino somministrate a bambini e adulti, sono stati segnalati 8873 casi di reazioni avverse nel 2014 e 3772 nel 2015. Le reazioni gravi riportate sono state 940 nel 2014 e 535 nel 2015, tutte risolte in maniera benigna. Per quanto riguarda le segnalazioni di reazioni a esito fatale sono state 69 nel 2014 e 9 nel 2015, quasi tutte in coincidenza della vaccinazione antinfluenzale di soggetti anziani già malati. Nessun bambino è morto per effetto di una vaccinazione.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.