Ecco perché è importante curare i denti da latte

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Tempo di lettura 4 min

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Una volta si pensava che i denti da latte, poiché erano destinati a cadere e a essere sostituiti dai denti permanenti, non avevano molta importanza e che fosse normale che un bambino avesse i denti con le carie.

Errore! Trascurare i denti di latte è il primo passo verso la rovina della bocca e dei futuri denti permanenti.



Oggi, per fortuna, le bocche dei bambini sono molto più sane e la carie è diventata un’eccezione. Ma non per questo conviene abbassare la guardia. Per avere denti sani occorre pensarci presto. Una volta era molto in voga la “fluoroprofilassi”, cioè la somministrazione quotidiana di piccolissime quantità di fluoro, che addirittura veniva iniziata in gravidanza e continuava per diversi anni dopo la nascita. La somministrazione di fluoro aveva lo scopo di rendere più resistente lo smalto dei denti e impedire così l’attecchimento della carie.

Oggi, dopo molti anni in cui questa pratica è stata piuttosto diffusa, sappiamo che non è così efficace come si pensava un tempo e perciò i dentisti (e i pediatri) non la consigliano più.

Ma ci sono altre cose che possiamo fare per conservare denti sani e belli prima della loro perdita.

La prima cosa da fare è evitare l’uso di sostanze dolci, come lo zucchero o il miele, nei primi mesi di vita. Non c’è niente in grado di far smettere di piangere un bambino di pochi mesi come il ciuccio intinto nello zucchero e nel miele: il sapore dolce, si sa, ha un effetto miracoloso. Un ciuccio “dolce”, e poi più in là una caramella o un lecca-lecca, possono trasformare in un angioletto il più capriccioso dei bimbi. Peccato però che gli zuccheri siano molto graditi anche dai batteri, che se ne nutrono e li trasformano in acidi capaci di distruggere i denti, facendoli cariare e rovinandoli prima di cadere. Quando il ciuccio “dolce” era molto in voga, capitava di vedere bambini piccoli con i denti d’avanti mangiati dalla carie e ridotti a neri mozziconi. Oggi non capita quasi più perché i genitori sanno che questa pratica va evitata: meglio qualche pianto in più!

Poi c’è l’igiene dei denti: a che età cominciare e come fare?

La risposta giusta è: cominciare fin dal primo dentino, con uno spazzolino per bambini minuscolo o un cotton fioc, senza dentifricio.



Poi, via via che i denti permanenti spuntano, si può usare un piccolo spazzolino la cui superficie sarà “sporcata” con una piccola quantità di dentifricio al fluoro. L’applicazione locale del fluoro è considerata un fattore di protezione dei denti.

I denti andrebbero lavati dopo ogni pasto, ma i bambini piccoli mangiano troppo spesso per fare così. Basterà allora lavare i denti da latte dopo colazione, dopo pranzo e prima di andare a dormire.

Sarebbe molto importante che questa igiene fosse fatta anche all’asilo, anche se purtroppo questo accade raramente.



Se si riesce a tenere i denti del bambino sempre puliti siamo già a metà di quello che va fatto per mantenerli sani. L’altra metà spetta alla dieta che non deve contenere troppi zuccheri. C’è zucchero nelle caramelle, nei lecca-lecca, nei confetti e nei dolciumi, ma anche nella bevande come i succhi di frutta, le tisane e i soft drink.

Particolarmente dannosa è l’abitudine di dare ai bambini un biberon dolce per addormentarli la sera: lo zucchero resta in bocca per tutta la notte e favorisce la carie.

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