I parassiti nei bambini: ossiuri e pidocchi

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Tempo di lettura 3 min

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Siamo dei grandi animali e come tutti gli animali "grandi" possiamo ospitare (ahimé!) nel nostro corpo, qualche animaletto minuscolo, che vive a nostre spese: in altre parole qualche parassita.

A volte senza accorgercene, ma più spesso con fastidio.

I parassiti che più spesso si trovano nei bambini sono i "vermetti" intestinali (soprattutto ossiuri) e i pidocchi. Si può dire che quasi tutti i bambini, prima o poi, fanno conoscenza con questi ospiti indesiderati.

Gli ossiuri sono dei minuscoli vermi che si annidano nell'intestino dove si nutrono di quello che mangiamo e si riproducono velocemente. In genere ci si accorge della loro presenza perché il bambino comincia ad avere fastidio al culetto e si gratta, a volte fino a farsi male; nelle femminucce il prurito può essere intenso anche nei genitali. In genere questo prurito si manifesta la sera, prima di andare a letto: la mamma, mettendo il pigiamino, può anche notare, intorno al culetto, qualche vermetto bianco che si muove; oppure noterà la presenza di questi vermiciattoli nelle feci che il bambino deposita nel pannolino o nel vasino.

Ma come ci sono arrivati nell'intestino del bambino questi parassiti? Semplicemente portando alla bocca le mani sporche, magari di terra, che contengono le loro invisibili uova, annidate spesso sotto le unghiette (che nei bambini è sempre difficile tenere pulite).

Niente paura: ci siamo passati tutti e non è stato difficile venirne a capo. Basta un antiparassitario somministrato un paio di volte (il vostro pediatra saprà consigliarvi) e molta cura dell'igiene (pigiamini e biancheria pulita, unghie corte e mani lavate).

Anche i pidocchi segnalano la loro presenza con il prurito, questa volta però in testa. Il bambino si gratta, si gratta, a volte si graffia; poi si cerca con attenzione e si scoprono le piccole "lendini" (uova di pidocchio attaccate ai capelli) e a volte anche i minuscoli insetti. Non c'è motivo di vergognarsi: i pidocchi non sono sinonimo di scarsa igiene. Si diffondo facilmente negli ambienti affollati (le scuole e gli asili nido, per esempio), soprattutto fra i bambini, che si riuniscono in gruppetti e stanno vicini l'uno a l'altro, a volte persino a contatto "testa a testa".

Per quanto possano essere fastidiosi, i pidocchi non sono pericolosi e il vostro pediatra saprà consigliarvi la maniera giusta per liberarvene.

Un consiglio: non fidatevi troppo dei trattamenti cosiddetti "preventivi" e soprattutto non usate antiparassitari se i pidocchi non sono presenti sulla testa del vostro bambino: l'uso indiscriminato di questi farmaci, anche in bambini sani, potrebbe infatti provocare la crescita di pidocchi "resistenti" che è sempre più difficile "sterminare".

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.