Igiene del bambino: come pulire le orecchie

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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La pulizia sembra ormai l’inseparabile compagna del nostro benessere: i giornali e la TV traboccano di pubblicità di prodotti studiati per pulire qualunque cosa e qualunque parte del corpo, per eliminare ogni minima traccia anche di quella che sporcizia non è.

Un caso esemplare è quello della pulizia delle orecchie del bambino, anzi, per essere precisi, dell’orecchio esterno o, come si chiama in termini medici, del “meato acustico esterno”: in altri termini quel piccolo canalino che dall’esterno entra nel cranio ed è chiuso in fondo dalla membrana del timpano.

Uno spazio importante, perché consente ai suoni di passare e mettere in vibrazione il timpano che, a sua volta, trasmetterà le vibrazioni ad un complesso sistema di ossicini e terminazioni nervose capaci di trasformarli in suoni, rumori e musica. Una delle tante meraviglie della natura che, senza saperlo, ci portiamo con noi per tutta la vita.

Proprio perché questa trasmissione del suono sia efficiente, è necessario che questo meato acustico sia elastico, e per questo è rivestito di un sottilissimo strato di materia, simile a cera, che noi chiamiamo “cerume”.

L’orecchio esterno produce il cerume, così come la bocca produce la saliva o gli occhi producono le lacrime.

Il cerume perciò non è sporcizia, anche se, a volte, si accumula, si indurisce, diventa nerastro e fuoriesce dall’orecchio dando al viso un aspetto trascurato. In questo caso è inevitabile rimuoverlo, con una bella lavata di faccia e l’uso attento dell’asciugamani.

Quello che invece non si dovrebbe mai fare è di cercare di pulire la parte interna dell’orecchio, dove il cerume c’è, ma non si vede.

Invece questa pulizia è diventata quasi un obbligo per molte mamme, che vi si dedicano con passione, aiutate da appositi bastoncini con la punta di cotone.

Magari questi bastoncini possono essere di grande aiuto, se vengono adoperati, al posto dell’asciugamani, per rimuovere il cerume che potrebbe essere presente sul padiglione auricolare del bambino; il fatto è però che vengono spesso infilati in profondità nel meato acustico, E così spingono i residui di cerume sempre più verso il timpano, fino a causare la formazione di fastidiosi tappi, che il medico poi sarà costretto a rimuovere con apposite pinzette o con getti di acqua tiepida.

Attenzione perciò: anche nella pulizia il troppo stroppia.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.