Il bambino non mangia e gioca: cosa fare?

A cura del fisiatra Paoloni

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I bambini utilizzano tutti i loro sensi per conoscere. Prima guardano, poi toccano e infine portano alla bocca.

Questo avviene anche al momento della pappa. E' inevitabile che una manina finisca nella ciotola del pasto perché il bambino, nel suo progressivo approccio con il cibo, mantiene una passione particolare per la manipolazione, anche per gli alimenti che in questo modo impara a conoscere, apprezzare ed amare. Potrebbe sembrare che il bambino non vuole mangiare, ma solo giocare. Non è così.

Dunque, oltre a una buona dote di pazienza, sarà bene munirsi di tovagliette lavabili e di spugnette da tenere sempre a portata di mano, ottime anche le salviette e salviettine umide. Altro elemento indispensabile è il bicchierino, che il bimbo vorrà spesso vicino a sé. Un consiglio per evitare che tutto il cibo venga disperso e quindi gettato via è quello di riempire il piatto del bambino un po’ alla volta. Per agevolare la manipolazione, ma soprattutto per evitare problemi durante la deglutizione, il cibo va tagliato in pezzi piccoli.

Successivamente il suo desiderio di partecipare alla vita degli adulti lo porterà anche a desiderare un cucchiaino tutto per sé per imitare i genitori: fatto questo, però, non c’è da aspettarsi che entri molto cibo in bocca.

Non bisogna preoccuparsi se non accetta sempre il cibo che gli si offre o se non vuole mangiare preferendo il gioco e l'esplorazione del suo tavolo della pappa. Occorre essere indulgenti con lui, non va sgridato se preferisce una passeggiata alla pastina preparata con tanto amore. Qualche ora dopo tornerà l’appetito e lui mangerà volentieri. Quando il bambino non desidera mangiare solitamente è troppo impegnato in altro o talvolta intende sperimentare i limiti d'accettazione delle sue azioni.

In questa fase va spesso incoraggiato: il mangiare e la pappa è per lui è anche un gioco, ma in realtà sta vivendo un momento molto impegnativo. Ogni suo progresso va festeggiato con un bel sorriso o una parola affettuosa, o magari qualche coccola, come segnale di incoraggiamento e di approvazione.

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