La bronchiolite

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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C’è una malattia di cui si sente spesso parlare a proposito dei bambini di pochissimi mesi: la famigerata bronchiolite.

Si tratta di un disturbo acuto che colpisce i bambini molto piccoli, è causato dal virus del raffreddore comune (virus respitarorio sinciziale), quello che ci fa semplicemente starnutire e colare un po’ il naso.

È un virus molto diffuso, contro il quale spesso i neonati non hanno anticorpi (perché non l’hanno ancora mai incontrato nella loro breve vita).

Alcuni di questi neonati poi hanno anche una particolare caratteristica: i loro bronchi sono molto reattivi e hanno la tendenza a restringersi quando sono aggrediti da qualche virus.

La combinazione di questi due fattori (pochi anticorpi e bronchi iperreattivi) causa una malattia che, da semplice raffreddore, si trasforma in affanno, tosse, a volte febbre, sempre difficoltà ad alimentarsi e scarsa “vitalità”. Il pediatra, visitando il bambino, si accorge che quando respira fa fatica e fischia: e così fa la diagnosi di “bronchiolite”.

Una diagnosi che, se il bambino è molto piccolo e particolarmente sofferente, può richiedere anche il ricovero in ospedale, dove verrà aiutato a respirare con una tenda ad ossigeno. Negli altri casi potrà essere anche curato a casa e seguito da vicino.

Fortunatamente, quasi sempre, si guarisce perfettamente nel giro di pochi giorni e della bronchiolite resterà solo il ricordo e… un po’ di paura che capiti di nuovo.

Cosa che invece non accadrà: la bronchiolite è un po’ come le malattie infettive, vengono una volta e non tornano mai più.

Quello che resta è, se mai, la particolare reattività bronchiale, che spesso è una caratteristica che questi bambini si poteranno dietro per molto tempo e, a volte, per sempre.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.