Gatti, bambini e malattie

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Il gatto è molto meno remissivo e ubbidiente del cane. Anche se si fa accarezzare volentieri e accetta manipolazioni un po’ più violente da parte dei bambini, come farsi strattonare per la coda, può avere reazioni più aggressive e graffiare.Vale però la pena affrontare il rischio di qualche graffio in cambio del piacere che un gattino può dare a un bambino: perciò la convivenza fra i nostri figli e i gatti è sicuramente approvata. Come sempre, quando c’è un contatto stretto tra animali e umani, c’è anche il rischio di trasmissione di qualche malattia.



Malattia da graffio di gatto nei bambini



La malattia trasmissibile da gatto a bambino (o all’uomo più comunemente) più nota, anche se non la più frequente, è la “Malattia da graffio di gatto”, un’infezione che i gattini molto giovani possono trasmetterci appunto graffiando. E ad essere graffiati sono spesso i bambini, perché sono loro a entrare più facilmente “in conflitto” con i gatti.

La malattia, che si manifesta con febbre e rigonfiamento dei linfonodi, può essere evitata cercando di non far graffiare il gatto al bambino; fortunatamente, una volta diagnosticata, può essere facilmente curata con l’uso di antibiotici.



Gatti, scabbia e tigna



La scabbia (causata da un microscopico insetto) e la tigna (causata da un fungo) sono malattie della pelle che potrebbero essere causate dal contatto con gatti malati. La prevenzione consiste nell’igiene degli animali e nell’evitare, nei limiti del possibile, il contatto fra gatti domestici e gatti randagi.



Toxoplasmosi nelle donne in gravidanza e nei bambini



La toxoplasmosi è una malattia molto conosciuta perché, se contratta da una donna in gravidanza, può causare danni al feto e al neonato. Perciò è meglio che le donne incinte si tengano a distanza dai gatti.

Fortunatamente la toxoplasmosi non è pericolosa per i bambini e si può prevenire facilmente escludendo le carni crude dall’alimentazione del gatto domestico impedendogli di andare a caccia di topi o uccellini. Inoltre le sue feci vanno smaltite ogni giorno e i contenitori per lettiera puliti con cura.

Oggi, per fortuna, gli animali che vivono nelle nostre case sono sempre puliti, ben nutriti e ben controllati: perciò i bambini godranno della loro compagnia senza andare incontro a nessuno di questi problemi.



Bambini allergici al pelo di gatto



C’è un ultimo inconveniente per la salute che può derivare dalla presenza di un gatto in casa: l’allergia al pelo. Si manifesta nei bambini più grandi con ripetuti starnuti, prurito agli occhi e perfino attacchi di asma. Succede quando i soggetti allergici entrano in contatto con un gatto, oppure soggiornano in un ambiente abitualmente frequentato da gatti.

In questo caso non c’è proprio niente da fare: la convivenza fra bambini (ma anche adulti) allergici al pelo di gatto e felini domestici è proprio impossibile.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.