Cinque cose che (forse) non sai sul raffreddore e bambini

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Tempo di lettura 4 min

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Il raffreddore non viene dal freddo.

Nonostante si chiami così, la causa del raffreddore non è il freddo, ma un virus (o meglio, molti virus diversi fra di loro, ma simili negli effetti) che colpisce le vie respiratorie superiori (naso e gola). È vero che l’esposizione ad una bassa temperatura o a sbalzi di temperatura indebolisce un po’ le difese e favorisce l’azione dei virus, ma anche prendendo molto freddo, in mancanza del virus non c’è raffreddore.

Il raffreddore viene anche d’estate.

Poiché questa piccola malattia è causata da virus e non dalla temperatura, può capitare che un bambino si raffreddi anche di estate. Soprattutto se frequenta numerosi altri bambini in un ambiente chiuso. Tutti portiamo con noi dei virus e più persone si incontrano e più è facile scambiarseli da una persona all’altra. Ecco perché i raffreddori sono molto frequenti durante i mesi in cui sono aperte le scuole, nelle cui aule si affollano adulti e bambini.

I bambini si raffreddano più facilmente degli adulti.

Noi tutti viviamo in un mondo che pullula di virus, molti dei quali sono “patogeni”, cioè possono essere causa delle malattie. Fa questi ci sono i virus del raffreddore. Fortunatamente però siamo dotati di un robusto “sistema immunitario” che produce cellule e anticorpi capaci di neutralizzare virus e batteri. Questi anticorpi si formano ogni volta che incontriamo un nuovo virus; l’organismo ne conserva lo “stampo” ed è pronto a fabbricarne in gran quantità se dovesse incontrare nuovamente quel virus. Gli adulti, che hanno vissuto più tempo, hanno una collezione di questi “stampi”, conoscono già i virus che incontrano e li eliminano facilmente. I bambini hanno avuto poco o pochissimo tempo per incontrare questi microrganismi e perciò ogni virus per loro è nuovo. Hanno bisogno di ammalarsi per produrre prima gli anticorpi, e poi lo “stampo” giusto per riprodurli in seguito ogni volta che dove essere necessario.

Il raffreddore non viene nei bambini molto piccoli.

I bambini piccoli hanno pochi anticorpi, è vero, ma non a tutte le età. Appena nato un bambino dispone di una dote di anticorpi che gli viene fornita dalla sua mamma quando ancora è in utero. Ecco perché i neonati e i lattanti di pochi mesi si ammalano meno spesso dei bambini di due o tre anni. Se uno di loro incontra un virus, lo neutralizza facilmente usando gli anticorpi che gli ha regalato la sua mamma. Questi anticorpi materni si esauriscono più o meno nel giro di un anno. Da quel momento in poi ogni bambino comincia ad ammalarsi per fabbricare gli anticorpi suoi. I rumori che i neonati e i lattanti di pochi mesi producono quando respirano sono rumori normali e non sintomi del raffreddore.

Il raffreddore non si può curare.

C’è un modo di dire che suona così: “Un raffreddore ben curato guarisce in sette giorni; se trascurato dura una settimana”. Non esiste infatti nessun farmaco attivo contro i virus del raffreddore. Provvedimenti di supporto, come i lavaggi nasali per il naso chiuso, possono alleviare il fastidio per un tempo molto breve; la soluzione fisiologica, le soluzioni saline, l’aerosol non hanno alcuna efficacia in questa malattia e meno che mai ne hanno gli antibiotici, la cui somministrazione in caso di raffreddore va evitata (consultate il medico in caso si presenti febbre o febbre alta). Se ci si raffredda l’unica cosa che si può fare è… aspettare che il raffreddore passi.

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.