Scarpe per bambini: quali scegliere

A cura del fisiatra Paoloni

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Tempo di lettura 2 min

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Il vostro bimbo ormai compie speditamente i primi passi ed è avviato ad una carriera da podista nei vostri salotti. è il momento di affrontare il problema della scelta delle scarpe per il bamnino. Quali sono i criteri che ne determinano la scelta? Bisogna consultare uno specialista prima di acquistare le scarpe? Ci sarà bisogno dei plantari? Diciamo innanzitutto che la scelta delle scarpe non deve essere un ‘atto medico’, ma deve soprattutto seguire dei principi di sana logica genitoriale!

Nella stagione calda è sempre preferibile optare per i sandalini, chiusi o con i buchini, che siano leggeri, lascino traspirare a sufficienza il piede e lo tengano comunque fermo al tallone. Bisogna considerare che nei primi periodi il bambino tenderà ancora a gattonare molto, quindi non solo i talloni, ma anche le punte dei piedi dovranno essere protette!

Verso i 24 mesi i bambini potranno iniziare ad indossare sandali aperti davanti, sempre tuttavia preferendo quelli che blocchino il tallone posteriormente.

Le scarpe da tennis, tanto diffuse nei bambini e negli adulti, possono rappresentare una buona soluzione, perché in genere leggere, protettive, dotate di un minimo dislivello fra tacco e punta che protegge da eventuali distorsioni, e, naturalmente, spesso belle e per questo ben viste dai nostri piccoli.

Il plantare di una scarpina di bimbo non deve essere confezionato in modo particolare. Ricordiamo, infatti, che fino ai 3 anni di vita il piede del bambino è fisiologicamente piatto e, dunque, non è necessario, di norma, intervenire per correggerne l’atteggiamento.

Che cosa valutare quindi per l’acquisto di calzature per bambini? Ecco un elenco sintetico delle caratteristiche da ricercare in una calzatura:

  • Comodità
  • Leggerezza
  • Taglia
  • Antiscivolo
  • Resistenza
  • Protezione
  • Adattamento alla stagione

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.