Gioco da 0 a 6 mesi

Qui troverai informazioni e consigli sul gioco da 0 a 6 mesi.
Giocare è molto più che divertimento per il tuo bambino: giocare significa crescere.

In questo articolo

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  • Tips & Tricks

Tutti a giocare!

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Si scrive “giocare”, si legge “imparare”

Durante il primo anno, la distinzione tra “giocare” e “imparare” non esiste. Se si pensa al regno animale, i cuccioli di tutti i mammiferi giocano nelle prime fasi della vita per sperimentare la forza e le potenzialità del proprio corpo e prepararsi così ai bisogni di difesa o attacco in età adulta. Il gioco ha quindi un ruolo fondamentale nell'evoluzione. Anche per il cucciolo di uomo il gioco è una componente essenziale della crescita. Il cervello del bambino è plastico: si modifica in base all'attività dei neuroni (che a loro volta si attivano in risposta a stimoli che ricevono dall'ambiente). Il gioco avvia questi processi ed è quindi il primo motore dello sviluppo cognitivo. Incredibile, vero? Più il tuo bambino gioca, più costruisce abilità che gli servono per diventare grande.

I primi giocattoli: la mamma e il papà

Durante il primo semestre di vita, i giocattoli preferiti di un bambino sono... la sua mamma e il suo papà! Il loro corpo è la sua “attrezzatura da ginnastica”. Attraverso di loro può fare mille cose, che da solo non riuscirebbe mai a fare. Il loro volto è fonte inesauribile di interesse e la loro voce (letteralmente) musica per le sue orecchie. Il primo vero gioco sono le cure e l'affetto che riceve. L'accudimento (nutrimento, consolazione, coccole, cure igieniche e tutte le azioni che la mamma e il papà fanno ogni giorno per il loro piccolo) è per il bambino un bagno affettivo e sensoriale che gli permette di entrare in sintonia con il mondo, anche se è piccolo e indifeso.

Stimoli affettivi...

Cari mamma e papà, giocare con il vostro bambino è molto semplice: vi basterà seguire il vostro istinto e farvi guidare dalle sue preferenze. Quando è appena nato, tenetelo in braccio e lasciate che osservi il vostro volto. Parlategli dolcemente, sin dalla nascita: il vostro bambino conosce bene la vostra voce (l'ha ascoltata quando era nel pancione) e la adora. Rispondete ai suoi primi versetti e gorgheggi: questi primi “dialoghi” sono importanti per lo sviluppo del linguaggio (e sono anche molto divertenti!). Consentitegli di osservare quello che accade attorno a lui da diverse prospettive, cambiando la sua posizione quando è sveglio (a pancia in giù, a pancia in su, su un fianco, in braccio a voi, seduto sulla sdraietta). Massaggiatelo e accarezzatelo: il contatto pelle a pelle e lo stimolo tattile generano benessere e favoriscono un legame più profondo da voi.

… e sensoriali

A partire da 4 mesi, il vostro bambino inizia a portare alla bocca gli oggetti che gli mettete in mano e, pian piano, inizia ad allenarsi ad afferrare gli oggetti (competenza che acquisisce in genere intorno ai 6 mesi). Tutti gli oggetti sono interessanti per lui: stimolate la sua curiosità con oggetti di uso comune (purché a prova di bambino!) e giocattoli che possa, in tutta sicurezza, assaggiare, annusare, manipolare... Gli oggetti-giocattolo più adatti sono quelli che stimolano la sensorialità, per consentirgli di sperimentare diverse forme, colori, consistenze e rumori (e, naturalmente, che possano essere messi in bocca!).

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Musica? Sì, grazie!

L'udito è il primo dei cinque sensi a svilupparsi. Già a partire dal quarto mese di gravidanza, il feto è in grado di ascoltare (seppur filtrati dal liquido amniotico) la voce della mamma e i suoni che provengono dall'esterno. Quando nasce il piccolo è quindi un ottimo ascoltatore. Approfittane per fargli ascoltare musica o per cantargli canzoni. Alcuni studi hanno dimostrato che la musica ha un effetto positivo sullo stato emotivo del bambino, sin dalla nascita, calmandolo e rasserenandolo. Ma non solo. La musica stimola lo sviluppo cognitivo, attivando alcuni circuiti cerebrali fondamentali per l'apprendimento del linguaggio e delle competenze logico-matematiche.

Non è mai troppo presto per iniziare a leggere

La lettura ad alta voce ha un ruolo fondamentale nell'attività di costruzione delle reti neurali (i circuiti formai da neuroni e sinapsi che consentono all'essere umano di apprendere) che è massima nelle prime epoche della vita. Potrà sembrare strano, ma la mamma e il papà possono iniziare a leggere un libro ad alta voce per alcuni minuti al proprio bambino già dai 4-5 mesi: il piccolo non comprenderà il significato delle parole, ma ne ascolterà il suono e il ritmo, traendone comunque grande beneficio.

Tips & Tricks

Le regole del gioco

Quando giochi con il tuo bambino, gli stai insegnando qualcosa. Per far sì che sia per lui un'esperienza utile e gratificante, è bene ricordare alcune regole. Occorre sempre rispettare il suo umore. Se è stanco, affamato o irrequieto, non avrà energie per essere attento e reattivo. Adatta i giochi al suo temperamento. Nessuno conosce il tuo bambino meglio di te: proponigli le attività ludiche che gradisce ed apprezza. Ma soprattutto, bisogna adattarsi al suo ritmo e rispettare i suoi tempi. Le sue reazioni sono ancora molto lente. Se per esempio gli sorridi e dici una parolina dolce, ma non gli lasci il tempo di “rispondere” con un sorriso perché distogli subito lo sguardo, il tuo bambino “salta il turno”. E saltare il turno non è mai bello per nessuno, soprattutto per un piccolo uomo che sta imparando a diventare grande.

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