Come migliorare la circolazione venosa in gravidanza

A cura del fisiatra Il Personal Trainer

time

Tempo di lettura 3 min

freccia indietro Indietro
blob
bimbo-dorme
bimbo

Durante la gravidanza una serie di situazioni e modificazioni fisiologiche possono causare la comparsa di sindromi varicose di differente entità, ma che se vengono individuate e si interviene con qualche semplice accortezza possono essere gestite e controllate.



La donna in attesa ha infatti un aumento della pressione sanguigna a livello delle gambe dovuta sia alla compressione delle vene pelviche da parte del grembo materno sia per una ipotonia delle parete venose stesse causata da fattori ormonali. Di seguito alcuni semplici esercizi per prevenire questo genere di disturbi.



Gli esercizi proposti in questa rubrica prevedono l’utilizzo del Wellness Pad che si può sostituire con un tappetino o asciugamano.

 

Indicazioni

Non vi sono particolari controindicazioni, nell’eseguire il programma proposto raccomandiamo di rispettare il tempo di recupero che permette alla muscolatura di “ricaricarsi” e a voi di riposare.



Evitate di trattenere il fiato (apnea) durante l’esecuzione degli esercizi: ricordarsi di inspirare durante la fase eccentrica (di rilasciamento) e di espirare durante la fase concentrica (di contrazione muscolare).



Le donne che durante la gravidanza si sono mantenute attive potranno eseguire 2-3 ripetizioni in aggiunta a quelle proposte.

Nell’esecuzione di ogni esercizio cercate sempre di conservare il corretto allineamento fisiologico delle curve (lombare, dorsale e cervicale).



Prima di iniziare l’attività sportiva, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia per verificare l’adeguatezza degli esercizi allo specifico stato fisico.

Esercizi

Bicicletta da supini 2 30 60 sec
Mobilizzazione delle caviglie 2 30 per gamba 60 sec
Tonificazione polpacci 2 15 60 sec
Adduttori con elastici 2 10 per gamba 60 sec

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.