Glutine e svezzamento

A cura del pediatra Dott. Vincenzo Calia

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Glutine, celiachia e l’alimentazione del bambino

Il glutine fa male a una persona ogni 200 circa, si consiglia di dare subito al bambino il glutine in modo da comprendere se è celiaco.

Arrivati al momento dello svezzamento molti genitori si domandano se sia necessario utilizzare alimenti senza glutine. Ormai se ne vedono dappertutto, ben identificabili per il simbolo della spiga sbarrata e tutti hanno sentito parlare di "celiachia" (così si chiama l'intolleranza al glutine).

Il glutine è una proteina presente nella farina di grano e di altri cereali; il grano, lo sappiamo bene, è alla base della nostra alimentazione: pane, pasta, pizza, biscotti, ecc.

Perciò noi mangiamo molto glutine.

Ma il glutine fa male?

No, non a tutti fa male, fa male solo ad una persona ogni 200 circa: sono loro i celiaci che non tollerano il glutine e possono avere sintomi variabili, da una gran diarrea con arresto della crescita (quello che una volta si chiamava "malassorbimento"), a disturbi molto più vaghi e a volte difficili da identificare. Non si può sapere se un bambino, prima di iniziare lo svezzamento e prendere per la prima volte il glutine, sia celiaco oppure no. Molto probabilmente non lo è (abbiamo detto che c'è un celiaco ogni 200 bambini) e, anche se lo fosse, potrebbero passare anche molti mesi prima che i primi sintomi si manifestino.

Una volta si pensava che l'introduzione precoce del glutine fosse la causa della celiachia e che fosse sufficiente ritardare questa introduzione di qualche mese per evitare questo disturbo.

Oggi si sa che non è così: celiaci si nasce e si resta per sempre. Perciò si preferisce dare ai bambini subito, al momento dello svezzamento, gli alimenti contenenti il glutine, così i sintomi si possono manifestare presto e presto si arriva alla diagnosi. Il consiglio è di non acquistare subito prodotti privi di glutine perché potrebbero rivelarsi non necessari e di rivolgersi sempre al proprio pediatra di fiducia per ulteriori consigli.

 

Le indicazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e il lettore. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.