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VAI AI PREFERITIIl primo contatto con il tuo bambino dopo la nascita
È nato! Sembra un punto di arrivo, ed è invece solo l'inizio. Il parto è la prima grande separazione fra mamma e bambino; ma è anche, non dimentichiamolo, il loro primo incontro. Fortunatamente sempre più reparti di maternità si stanno attrezzando per permettere a mamma e bambino di soddisfare il loro bisogno di vivere appieno il loro "primo appuntamento". Si tratta semplicemente di accogliere il bambino in un ambiente calmo, silenzioso e avvolgente. No dunque agli stimoli sensoriali forti (come luci o rumori intensi, manipolazioni brusche e spostamenti improvvisi); tuttavia va anche evitato che sia un ambiente, fatto di immobilità e assenza di contatto. Quello di cui il neonato ha immediatamente bisogno, è un grembo che lo accolga di nuovo dopo quello uterino: questo grembo è già pronto per lui sotto forma delle braccia della mamma e del suo ventre, ora morbido e concavo dopo il parto. Un vero e proprio habitat che si muove con il respiro materno, facendogli ritrovare quel calore, quel contatto pelle a pelle, quel suono ritmato del cuore.
E in questo habitat il neonato è in grado di esprimere e mettere in atto abilità straordinarie che, se solo si ha la pazienza di stare rispettosamente ad osservare senza intervenire, ci mostrano un cucciolo tutt'altro che sonnolento e inerte: i neonati nella prima ora dopo il parto sono carichi di ormoni che li rendono molto vigili, e sono capaci di reagire al mondo esterno, esplorando, guardandosi intorno, stiracchiandosi nella loro nuova libertà, emettendo suoni, ruotando il capo qua e là alla ricerca del seno, addirittura strisciando sul proprio ventre, guidati da un orientamento infallibile, fino a raggiungere, da soli, il seno materno. Nel giusto habitat, fra le braccia materne, il bambino abbandona poco a poco la posizione rannicchiata e contratta originata dalla fatica di nascere e si rilassa, inizia a distendersi, ad allungare le membra, armonizzare i movimenti, spalancare due occhi vivissimi e attentissimi, effettuare movimenti esplorativi con le mani e il capo, iniziare ad accennare movimenti di suzione, insomma "sbocciare come un fiore", nella sicurezza del contatto con il corpo della mamma. E ai suoi movimenti, la mamma inizia a rispondere con movimenti carezzevoli e protettivi delle mani: è già un nuovo inizio.