La sindrome del nido

A cura della psicologa Dott. Antonella Sagone

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La "Sindrome del Nido" è un curioso fenomeno è stato descritto riguardo alle future madri. Succede molto spesso, e “colpisce” proprio nelle ultime settimane, anzi, negli ultimissimi giorni prima del parto. Molte donne ricordano quella giornata, proprio uno o due giorni prima dell’inizio del travaglio, in cui nonostante il pancione si sono affannate a spostare mobili, passare l’aspirapolvere fra le pieghe del divano, o si sono messe carponi, fra lo sconcerto e la preoccupazione dei presenti, a tirare a lucido le mattonelle dietro i sanitari del bagno.

Questa curiosa frenesia da “pulizie di Pasqua” colpisce anche le donne che non hanno una particolare inclinazione per i lavori domestici, e viene chiamata “sindrome del nido”. Nonostante il dato sia empirico, molto spesso questo sintomo è un segno significativo dell’imminenza del travaglio e del parto; e le ostetriche lo sanno bene.

Che cosa succede? certo c’è anche una componente ormonale al lavoro, sta di fatto che la gestante che fino a quel momento percepiva il parto come un evento lontano e quasi come un fatto che non riguardava lei personalmente, si sveglia una mattina con l’ansia di “avere tutto pronto” per l’arrivo del bambino.

Ogni angolo della casa viene visto con occhio critico, alla luce dell’imminente presenza del proprio cucciolo. Tutto deve essere pulito e ben organizzato. Spesso è il momento in cui si decide di svuotare quella cassettiera, di riorganizzare l’armadio, o addirittura di modificare la posizione dei mobili per creare un ambiente più agevole a prendersi cura del bimbo. Si buttano via cose vecchie e ormai inutili, si guadagna spazio. Si lavano le tende, i vetri, si compra un nuovo copri-divano dai colori pastello; si cambiano le lenzuola.

Quando in passato il parto avveniva nella propria casa (e ancora oggi per chi fa questa scelta), una cura speciale veniva riservata alla stanza del parto, dove tutto era lindo e specchiato, pronto per il lieto evento. E spesso il vicinato veniva coinvolto in questa operazione, con regali appropriati, e aiutando a lavare lenzuola, sterilizzare e impacchettare teli e preparare il ghiaccio.

Anche oggi, dove il parto in genere avviene in ospedale o in clinica, questo momento di fervente allestimento mantiene il suo valore collettivo e di buon auspicio, il senso di una voglia di accoglienza festosa e amorevole per la nuova vita che sta per arrivare.

Perciò cari futuri papà, se un giorno tornando a casa troverete vostra moglie carponi a pulire la parte inferiore del tavolo da pranzo, o china a sfregare a lucido la vasca da bagno, niente paura, non è impazzita, è la "sindrome del nido"! Semplicemente, controllate la lista delle “cose necessarie” per il parto, e tenetevi pronti!

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